domenica 21 dicembre 2014

meditazione



Nell'immobilismo più totale
sinfonie di pensieri 
danzano leggeri 
per ristorarmi 
in questa solitudine 
che m'affolla l'anima

mercoledì 17 dicembre 2014

A mia madre (in tempo di Natale)




Quanno tutt'anzieme 
se astuteno e lampare
rimmane rint'o nniro
na luce sulamente
 a rischiarà a paura

E' o lume d'o penziero e te
ca me fa luce.

martedì 25 novembre 2014

matura etade

 
Il vento del tempo costruisce le rughe ma non cancella nell'anima le orme che le  esperienze di vita conducono ad essere quello che sei.
Voglio perciò, ripercorrerlo tutto, a conferma che nulla di quello di cui si fa esperienza nel cammino della vita, passa inosservato alla vita stessa.



I
La vigilia 


Arriva sottovoce ma non sotto tono il mio 56mo genetliaco.

Alla sua vigilia, come capita a molti altri esseri pensanti, ho il tempo di assaporare tutta la bellezza dei giorni trascorsi in questo mondo che fin dall'origine si preparava ad attendermi.


Non sono mai stata sola, fin dal grembo materno ero in compagnia della mia gemella, così diversa da me, così timida, delicata, timorosa di tutto, ma caparbia, proprio come me.

Credo di averla amata da sempre, nonostante i sicuri difetti (chi non ne ha). Mi sono sempre sentita in dovere di proteggerla in qualche modo rendermene custode, forse perché la sento fortemente parte di me.


Il ticchettio del pendolo intona l'eco delle risate gioiose tra sorelle e delle scaramucce infantili. Rivivo forte il profumo della mamma, il suo sorriso, le sue parole d’incitamento, e il suo sguardo di disappunto, accidenti, con un'occhiata ti sapeva leggere dentro e ti faceva sentire così minuscola, soprattutto quando avevi colpa per quello di cui ti rimproverava.


Mi rivedo nelle stanze luminose della nostra casa a Telese, la grande quercia fuori di casa, i giochi all' aria aperta con i vicini di casa. Le lunghe giornate estive passate alle terme a sguazzare nelle vasche dei “goccioloni” termali e i pomeriggi gioiosi alla fontana dell'acqua solfurea; era lì che tra un bicchiere d'acqua, un tarallo nostrano e un racconto di vita contadina aspettavamo che papà ci raggiungesse per portarci a casa.


Non abbiamo abitato per molto tempo a Telese, credo due o tre anni ma mi è rimasta una gioiosa sensazione di quei posti e di quella gente, della cura che mettevano per tutto dalle loro vigne, alle feste per la raccolta dell'uva. A casa di un tal zi'Ntonio, per esempio, la facevano pigiare con i piedi scalzi a noi bambini; in quantità bastante per la magica procedura segreta del vin-cotto.


La nostra casa a Benevento aveva l'altalena che scendeva dal soffitto del corridoio. In quella casa a misura di bambino, tutto era avvolto da un alone di magia, di quel tipo d’incanto che solo le mamme sanno preparare, era lì che dal lago di Telese (che noi bambine lasciammo a malincuore) il vento soffiava le storie che la mamma ci narrava la sera. Era lì che al primo rintocco mattutino della campana del Duomo, gli angeli, ci portavano una caramella in dono. Era sempre lì che la befana burlona nascondeva i doni. Forse per risparmiare sul carbone ma quando finalmente riuscivamo a trovarli, nascosti nello sgabuzzino di casa, era una grande festa.


Quella casa aveva un grande cortile, dove scorazzavamo con i tricicli che la befana della coltivatori diretti aveva portato ai figli dei dipendenti, quell’anno ritirammo anche un cavallo a dondolo per il mio primo fratellino.

E' strano ma non conservo memoria di mia madre con il pancione, il primo ricordo che riesco ad afferrare riguardo al mio primo fratello, è un grande campo di calcio, mio padre che disputava una partita(a quel tempo era un giocatore dell’Internapoli), io e la mia gemella, sedute sulla gradinata e mia madre che si occupava del mio fratellino, cullandolo nel passeggino. A quel ricordo è associato un grandissimo boato, una specie di grande rumore indefinibile insieme con uno strano tremore improvviso: Era il terremoto.



Quella casa aveva un grande cortile, dove scorazzavamo con i tricicli che la befana della coltivatori diretti aveva portato ai figli dei dipendenti, quell’anno ritirammo anche un cavallo a dondolo per il mio primo fratellino.
Tre soli anni ci distanziano.  Quando arrivò al mondo fu l'apoteosi il suo pianto notturno aveva un certo non so bene cosa se di allerta, di imminente richiesta di soccorso, o piuttosto che di una impellente attestazione di esistenza in vita. Mia madre ha sempre sostenuto che fosse fame. La prima volta che tentai di prenderlo in braccio capitò che mia cugina stesse bene di voce e allertò con un urlo fragoroso tutto il vicinato e fu così che presi il mio primo scappellotto Non potevo tenerlo in braccio, non potevo dargli caramelle, non potevo mettere fiocchi, non potevo disegnarci sopra... Insomma sembrò all'epoca un pacchetto urlante inutile al gioco e oltremodo fastidioso all'udito. Poi in giorno cominciò a balbettare qualcosa e cominciò a sorridermi e a interagire in qualche modo.Fu proprio allora che cominciai ad amarlo e a comprendere che io per lui ci sarei sempre stata. E' strano ma non conservo memoria di mia madre con il pancione, il primo ricordo che riesco ad afferrare riguardo al mio primo fratello, è un grande campo di calcio, mio padre che disputava una partita(a quel tempo era un calciatore professionista tesserato), io e la mia gemella, sedute sulla gradinata e mia madre che si occupava del mio fratellino, cullandolo nel passeggino. A quel ricordo è associato un grandissimo boato, una specie di grande rumore indefinibile insieme con uno strano tremore improvviso: Era il terremoto Onde altissime sul lungomare di Napoli, le colonne di un porticato che sembrava si facessero gli inchini, mia sorella spaventata che urlava "ci prende, ci prende!", quando ha visto muoversi le colonne e subito dopo, sollevarsi il mare

II.

Il cavallo a dondolo di mio fratello



Vi ho detto prima, del regalo di Natale che ricevemmo per mio fratello, insieme ai nostri due rossi fiammanti tricicli super accessoriati.


Si proprio lui il cavallo a dondolo, che si fece prepotentemente spazio nel mondo fantastico del mio piccolo fratello, fino a sostituirsi alla compagnia di noi sorelle. Nel suo viaggiare fantastico in groppa al suo destriero,era tutto preso dal far scendere e salire le persone che immaginava di portare in groppa. Spesso era il nonno, per portarlo a comprare le gassose, oppure era la Rosetta che andava a consegnare il latte appena munto; non si fermava mai.


Era così tenero nel prendersene cura! Per la verità ero diventata così gelosa della dedizione di mio fratello verso quello stupido cavallo a dondolo che m’impegnavo proporre giochi in cui il maschietto era necessario. Mi adoperavo a trovare almeno un compromesso, così finiva che giocavamo alla famiglia, lui doveva fare il papà ed ero soddisfatta, anche se era un papà a cavallo.


Tutto l’inverno quell’anno, lo trascorremmo cercando di riprendere il posto che il cavallo a dondolo ci aveva sottratto.


A primavera quando le giornate si fecero appena calde da permetterci di stare fuori di casa senza cappotto e i giochi all’aperto occuparono gradualmente il posto di quelli possibili in casa, il piccolo si dimentico del suo destriero, lo nutriva di rado, lo spazzolava ancora meno ma soprattutto lo cavalcava solo dopo cena.


Quella primavera eravamo diventate più svelte nei giochi di gruppo, c’eravamo appena trasferiti dalla casa di città a quella di campagna. Quel mondo di campagna che mi ha reso forte e orgogliosa di me stessa e delle mie radici.


Era una specie di masseria, dove, però tutti avevano abitazioni indipendenti. Credo che lì sperimentai, inconsapevolmente, la vita della comunità descritta negli atti degli apostoli. Le povertà di ciascuno diventavano la ricchezza di tutti. Non erano tempi splendidi, eravamo ancora così troppo vicini al dopoguerra, quasi tutto era da ricostruire. C’era da parte di tutti quell’attenzione sollecita all’altro, eravamo tutti presi dal renderci vicendevolmente felici, che alla fine era palpabile anche per chi si univa dall’esterno quell’armonia d’intenti.


I ricordi volano incollati l'uno agli altri disordinati, come coriandoli si affacciano. I dettagli assumono l’importanza rispettabile del sacro; i lunghi capelli di zia Carmela quando si scioglieva la lunga treccia che attorcigliava a "tuppo", il candido telo teso sotto gli alberi per la raccolta dei gelsi, il gioco della conta dei fiori rossi sui melagrani, la lunga scala per la raccolta delle ciliegie, le dita nere tinte dal mallo raccolto per fare il liquore di nocino. Anche la bonifica dei campi dalle pietre. A proposito della raccolta delle pietre fu allora che coniammo il detto sarcastico del riposo del contadino “mentre t’arrepuos’ carreame doje prete”, mentre ti riposi, accantona qualche pietra.


Nelle giornate più calde dell’anno era in uso, per tutte le donne e i bambini della masseria, di portarsi verso la sorgente Brecelle che donava generosamente le sue acque limpide nei pressi del fiume Calore. In quel luogo, in aperta campagna, distanti venti minuti di cammino dalla masseria, mentre noi bambini avevamo già elevato quel fiume al rango di mare, immergendoci felici e ristorati dalla calura, nella zona calma e sicura di quel tratto di fiume, recintato da massi fluviali, le donne di casa levavano dalle ceste di vimini il bucato e iniziavano a strofinarlo su grosse pietre saponarie.


Il tempo era scandito dai loro canti di campagna e dall’infrangersi dell’acqua del fiume sul pietrame e sui massi della zona sicura. L’odore del sapone fatto in casa, si spandeva prepotente allo sciorinare del bucato e faceva diventare lattiginoso il corso che dalla sorgente dell’acqua procedeva diritto a guadagnare il fiume. Solo quando l'acqua diventava di nuovo trasparente, le massaie-lavandaie, smettevano di immergere il bucato nella fonte.


Il momento della stenditura del bucato, coincideva sempre con il richiamo a uscire dall’acqua anche per noi bambini, cosi che mentre i panni erano stesi al sole, noi dovevamo distenderci ad asciugarci sulle stuoie di sacco, dove erano stati sistemati i teli di cotone grezzo, gli stessi che servivano per la raccolta dei gelsi, delle prugne, delle susine e delle olive.


Quando il bucato era bell’asciutto e oramai il sole cominciava a scendere a un palmo dalla chioma della dormiente, era il tempo di rincasare. Sulla via del ritorno, erano molte le soste da fare, ciascuno di noi era provvisto un cappello di juta inamidato con lo zucchero, sembrava un cappello da spaventapasseri che strada facendo dovevamo riempire. Chi trova più bacche vince, era la sfida lanciata dalle massaie, ma non c’erano bacche da raccogliere con quel caldo, i nostri cappelli si riempivano però di fiori e quadrifogli che con orgoglio mostravamo al rientro.


Allora nessuno di noi bambini si avvedeva che i cappelli erano uno stratagemma per tenerci ancora impegnati nei campi per dare modo a gran parte delle donne di rincasare e sistemare la masseria prima del nostro rientro.


Era necessario che tutto fosse in ordine, perché i giorni di quelle nostre uscite dalla masseria, erano i quelli della monta delle vacche.






continua...

III

L’oro bianco

...



.:.

domenica 23 novembre 2014

State buoni se potete

E' tempo di costruire un partito che si era reso invisibile, tenuto insieme con lo sputo.
 E' tempo di costruire un partito degno di un Italia che pur soffrendo lo fa con immensa incredibile dignità,
 E' tempo di costruire questo partito a cui le tantissime famiglie si sono "votate" sperando che succedesse finalmente il miracolo di una compagine che non "inciuciasse", che chiudesse le porte alle correnti.
 E' tempo di crescere e lo dico a tutti i Matteo a tutti i Corradino a tutti i Pierluigi, a tutti Massimo a tutti i Wallter,a tutti i Romano a tutti gli Ignazio a tutti i Pippo, a ogni Rosi, ad ogn Anna, a cui abbiamo delegato con una preferenza alla lista i nostri sogni, le nostre speranze di vivere il tempo che ci rimane in un'Italia più giusta meno "mariuola" e arrivista. 
E' tempo di crescere insieme alle famiglie Italiane che con il loro sacrificio immane di far quadrare i conti. tenendo in casa i figli oltre il limite inimmaginabile di età, cercando con amorevole dedizione di non farli cadere nello sconforto, nell'inettitudine, nella rete malavitosa, a causa di questa enorme inoccupazione e crescente disoccupazione che non gli permette di crearsi una famiglia e neanche di poter sperare di progettarne una.


 Signori per amore o per rispetto. di quanti credono nell'unità del PD.

 PIANTATELA
smettetela di beccarvi, non ne possiamo più.

 Vi vogliamo insieme uniti e non belligeranti, abbiamo bisogno di un partito che se le dica in faccia ma che non sia rancoroso, che abbia orgoglio ma anche mitezza e umiltà, abbiamo bisogno di un partito che sia una famiglia dove si discute,si litiga ma ci si ama ci si rispetti e soprattutto dove si voghi tutti insieme verso quel sole di speranza di riscatto italico che ancora siamo sicuri, siete in grado di darci.

Dunat', o' velano


Embè che v'aggia dìce, quanno m'attorno a casa d'a fatica
e a peccerella m'addimmand' cu lle braccell' aperte
e nu surrise ch'annasconn' o'sole, si l'aggiu purtato a bella cosa
m'attorneno e penzier'd'o ppassat'sott'a chella purtell' dellu squat'
S'affolan'int'a capa comme fossero lucelle che fanno abbicc'e stut'
comm'a n'arber'e natale, come a ccient'pecur assetate.

'Jo lle vulesse dicere a nennella, che a bella cosa a tena ggià
songh'o, è a mamma int'a cucina è u' frat' ca sta'a llà.
Ma comm'oppò capiì stà figliulella mia, chell'c'a me roseca int'ocor!
Faccio nu'suspir amaro, pò mett'man'a sacc' 
e ll'allong a caramell' che a mmè nisciun'pat' ha dat maj'!

mercoledì 19 novembre 2014

lo spettacolo del 10 agosto

Il mago Marcello arrivato in paese
dà uno spettacolo al dieci del mese
è tutto ormai pronto per la gran festa
ma il  sole di  agosto gli picchia alla testa

la bacchetta agita come una spada
eppure il coniglio non trova la strada
non si accorge nemmeno il  tapino
che non ha il cilindro e il mantellino

Il pubblico ride e fa schiamazzo
gli sfuggono di mano le carte del mazzo
inciampa confuso nello sgabello
così ridono tutti per quel macello

vacilla tra il pubblico senza  posa
e dona a ogni donna  una magica rosa
 un palloncino  ad ogni bambino
ed ad ogni nonno un bel sorrisino

poi nel trambusto perde la cintura
precipita al suolo a guardar la natura
è proprio la sera  delle stelle cadenti
e distratto com'è si perde anche i denti.




sabato 25 ottobre 2014

fratello venuto da lontano che ti aggrappasti alle mie sponde

Quale angolo del mondo abbandonasti
per raggiungere le mie sponde
lo sa solo Dio e ogni tuo fratello.

In quel tuo viaggio nel periglio
lo scoglio mio protesi e le radici
per cingerti i fianchi e non lasciarti all'onde.

Piango con te chi la speranza nuova
e l'anima rese all'onde tra l'ignoto le mie sponde
s'unisce il cuore d'ognuno a chi salvo li elemosinò.

Fratello venuto da lontano, ancora sconosciuto
nato il primo gennaio che tuo nome hai sigillato
Qui, il tempo di rifocillarti dai marosi hai in cuore.

'Ché dal mare nostrum all'alta Europa aneli
e ti incamminerai seguendo una speranza
che è la stessa dei frutti miei più acerbi.

Forgiato della consapevolezza del dolore
ti sei fatto adulto eppur fanciullo ancora
forse l'idea di un mondo giusto porti con te nel cuore.

Non so se e quanto bene, hai sparso
nel greve tuo cammino per giungere fin qui
dove il sole ti baciò in viso e la miseria lo bagnò.

Dove trovasti abbracci all'ora prima e panni caldi
e nella terza, il cielo chiuso e cento frontiere
d'insofferenza di chi ritiene il mondo proprietà privata.








martedì 21 ottobre 2014

il melagrano della vita




Racchiude geloso 
in scrigni di membrane fibrose 
acini di giorni che restano nel cuore

giovedì 9 ottobre 2014

nessun'uomo è un' isola


Nessun' uomo è un' isola 
quando apre le sue sponde 
e non più immobile 
ad aspettare 
lo spumeggiare dell'onda 
accarezzargli 
l'arida tristezza 
volge lo sguardo 
e con sorriso tenero
espande l'alma 
ad abbracciar l'altrui.

.

mercoledì 8 ottobre 2014

acrostico dell'11 settembre

Ultimi spiccioli d'estate
Negligenti risvegli ci regalano
Damaschi ricamati di sogni 
Inanellati al dormiveglia
Cominciare sorseggiando la giornata
Incorniciata nei sorrisi degli spot alla tivvù

Serena mattinata per il mondo
Eccole, piene di vita, le gemelle
Tutto  è polvere in un lampo
Tremano zio Sam e le certezze
Esanime l'aquila al mondo appare
Malgrado il cacciatore nega quel misfatto 
Bandiere a lutto in tutto l'occidente
Ricordano le mele distrutte ancora acerbe.
Esala l'ultimo respiro in quest'undici la Pace.




-

martedì 7 ottobre 2014

burqa' per anime


Fotogrammi
scattati con obiettivi 
di aberrante precisione
mutano eventi
amplificano
realtà propagandate
stagliandosi 
precise
nel profilo del morente
grondante di sangue
riflesso nelle midriasi
di fanciulli osannanti
tra folle incendiarie
di bandiere non proprie
mostrano
tragiche parodie
di sbandierate vittorie
celate in burqa' per anime
che non saranno
mai consolate. 

lunedì 29 settembre 2014

Hong Kong protests escalate: Police use tear gas, pepper spray

(da ansa.it)

L'Occupazione delle Strade di Hong Kong   E Stata innescata da Una settimana di scioperi degli Studenti, AI Quali Nella notte di domenica e lunedì TRA SI Sono Aggiunti i Gruppi Democratici Riuniti Sotto la sigla di  "Occupy Central"  . La linea dura seguita dal capo del Governo locale Chun-yung Leung, probabilmente ispirata da Pechino, e 'Stata controproducente, inducendo migliaia di Cittadini di schierarsi con i Giovani.  Lueng ha Parlato la notte scorsa Dagli Schermi televisivi chiedendo di Ai Cittadini di "mettere Alle Benissimo Proteste illegali ".  Oggi sembra sparito e di di di di Molti dei Giovani chiedono un viva voce le Sue dimissioni.

domenica 21 settembre 2014

Chiara delle bambole (mondo alzheimer)



Chiara si specchia negli occhi di cera 
della sua bambola vestita da sera 
La bacia la tiene sul cuore abbracciata 
come bene prezioso,  così delicata  
la ciba  nutrice di incerte parole 
la custodisce come in culla di viole. 

Chiara ha ottant’anni compiuti da poco 
con la sua bimba vive in quel gioco 
si dondola piano, un discorso farfuglia
due note di canto per quella sua figlia
partorita in quel mondo senza contezza
dove pure vacilla ogni mia certezza.

venerdì 19 settembre 2014

orme (dedicata ai malati di Alzheimer)






Sulle ali del tempo 
si lascia navigare 
il mio pensiero 

Voce di risacca 
che nell'andar si pregna
 e nel lento stillicidio 
del ritorno, adagia 
istantanee di vita
fissate nel mio cuore. 

- Di sabbia si veste 
il mondo mio 
Tradendo il vetro 
che mi fece nascere 
clessidra -

Precipitano in grani 
ogni minuto d'anima
e l'eco s'allontana 
d'ogni attimo prezioso.

- Conosci, forse l'ora 
in cui il cielo 
chiuderà il passo al sole 
e afferrandolo alla gola 
oserà spegnere
 in un sussurro greve
la battaglia, che volge 
le spalle alla speranza? - 
Due orme 
sono troppe mio Dio!

Lo sono anche per me, 
che tra le sue braccia 
attraverso quest' inverno.

dedicata al mondo Alzheimer

venerdì 18 aprile 2014

giovedì 17 aprile 2014

mercoledì 16 aprile 2014

domenica 13 aprile 2014

mercoledì 5 marzo 2014

00001




Sfida la cima

non capendone il senso

sciame composto

-

SE....

tempo con tempo


Se
 si potesse
permutare il tempo
 fermarlo, su fotogrammi nitidi
 in questo volgere del vespro della vita
 per ricondurlo in quell'aurora, che spedita
oltrepassò le tenebre e  allungò le dita tenere
 nelle luci di giornate limpide, su panorami unici
dove le fate, ricamano cerchi magici di colori arcobaleno
Si illuminerebbe il mio sorriso, per quel poter godere ancora delle estasi gioiose.
I n s e n s i b i l e
estate ORA arrivi
  afona e sotto tono.



.

lunedì 3 marzo 2014

venti di guerra: Ucraina

Già repubblica federata nell’ambito dell’URSS, l’Ucraina ha proclamato l’indipendenza il 24 agosto 1991 e riconosce alla regione di Crimea, donata dalla Rep. Russa all’Ucraina nel 1954, un’ampia autonomia 

Nel 1997,In base al Trattato di amicizia e cooperazione, la Russia si è impegnata a non avanzare alcuna pretesa territoriale nei confronti dell’Ucraina, la quale a sua volta ha ceduto in affitto per 20 anni il porto di Sebastopoli, base della flotta russa nel Mar Nero.

Nel paese sono presenti vasti giacimenti di carbone. Le riserve di gas naturale e di petrolio sono largamente insufficienti al fabbisogno interno e periodicamente si verificano attriti con la Russia per il prezzo delle forniture di gas naturale

Oltre un terzo dell’energia elettrica prodotta è di origine nucleare e proviene da 15 reattori distribuite in quattro centrali, di cui una è quella tristemente nota di Chornobil, che ha cessato la produzione nel dicembre 2000.

Nel 1994 il paese ha ratificato il trattato START I, impegnandosi a trasferire alla Fed. Russa le proprie armi nucleari e ha aderito al Trattato di non proliferazione nucleare.

Dal 2003 al 2005 l’Ucraina è stata presente con un forte contingente in Iraq al fianco degli USA tanto che

    *Il 18 febbraio 2005 la NATO ha riconosciuto al paese lo status di candidato membro. 

* Il personale militare (stima 2007) conta 129.900 addetti nel 2007, distribuiti per il 54% nell’esercito, l’11% nella marina, il 35% nell’aviazione. 

    *Nell’anno in stima, le spese militari assorbirono il 2,9% del PIL.

I fatti di venerdì sabato le marce di domenica:

1. Yulia Tymoshenko ha affrontato i manifestanti in Piazza dell'Indipendenza di Kiev.
La Tymoshenko che gode del pieno sostegno dei manifestanti, ha detto “Questa nazione non sarà mai sottomess, non potrà mai inchinarsi a nessuno ... perché non lo permetterebbe. Perché la tua forza, la tua forza è inegualiabile” e che Viktor Yanukovich dovrebbe essere li a Piazza Indipendenza per affrontare i manifestanti.

2. La piazza canta “gli eroi non muoiono mai”

3. William Hague, il ministro degli Esteri, ha parlato della situazione in Ucraina. Dice che la Gran Bretagna sosterrà un nuovo governo a Kiev.

4. Il parlamento ucraino ha messo sotto accusa il presidente Viktor Yanukovich  328 deputati, compreso i suoi stessi sostenitori, hanno votato per mettere sotto accusa Yanukovich e hanno chiesto che le elezioni si facciano il 25 maggio

5. Yanukovich, che è fuggito dalla capitale, ha denunciato quello che ha definito un colpo di stato a Kiev

6. Radislaw Sikorski, il ministro degli Esteri polacco, ha detto che non c'era nessun colpo di stato a Kiev e che le azioni del parlamento sono legali. Stava parlando dopo il suo omologo russo Sergei Lavrov, lo aveva contattato per esprimere la sua preoccupazione per gli eventi a Kiev. 

La Gran Bretagna, la Polonia e altri paesi dell'UE hanno dichiarato il loro sostegno al nuovo governo.

7. Sabato.Putin ha dato la luce verde per un'invasione dell’ Ucraina dopo l’approvazione all’ unanimità  della camera alta del parlamento russo alla sua richiesta di inviare truppe nello stato confinante.

8. Dopo alcuni giorni in cui la Russia aveva già posizionato le basi ai confini  della Crimea per un intervento nella penisola, si è dato l’ordine improvviso di introdurre truppe in Ucraina 

9. Meno di un'ora più tardi, in una sessione straordinaria convocata in tutta fretta del Consiglio della Federazione della Russia che è stata cucita con la retorica della guerra fredda, i senatori hanno votato all'unanimità di sostenere la proposta di Putin e ha proposto il ritiro dell' ambasciatore russo negli Stati Uniti per protestare contro "un insulto al popolo russo" da parte del Presidente degli USA .

La situazione a Kiew

10. A Kiev, il presidente ad interim, Oleksandr Turchynov, che è stato al potere con il presidente Viktor Yanukovich, fuggito una settimana fa, ha parlato al telefono con il segretario di Stato Usa, John Kerry.

11. L'ex campione dei pesi massimi del mondo Vitali Klitschko, uno dei principali candidati alle elezioni presidenziali previste per il 25 maggio, ha chiesto di convocare il parlamento e ordinare una mobilitazione totale dell'esercito. 
Egli ha anche detto che l'Ucraina dovrebbe prendere in considerazione l'annullamento del contratto di locazione con Mosca la cui flotta del Mar Nero è di istanza nella città di Sebastopoli in Crimea, come da contratto di locazione stipulato. 
Il contratto di locazione corre fino al 2042, e mette in rilievo che una parte delle azioni della Russia è stata ammantata di retorica sulla difesa della base.

12. Il Consiglio di sicurezza dell’ ONU, nella notte di Sabato, ha tenuto una sessione di emergenza sull'Ucraina.
 A Londra, William Hague ha detto che l'ambasciatore russo in Gran Bretagna era stato convocato al ministero degli esteri.

13. Il decreto russo non limita l'uso di truppe in Crimea, si è solo specificato che l’esercito militare russo potrebbe essere schierato "in territorio ucraino. Finora, solo la dichiarazione di Putin parla di "proteggere gli interessi dei cittadini e dei compatrioti russi", ma si teme che Mosca stia progettando una annessione a piena scala della Crimea.

14.l' addetto stampa di Putin, Dmitry Peskov, riferice che non  è ancora stata presa alcuna decisione per l'attuazione del decreto.

15. Minacciosamente, sabato, ci sono stati alcuni scontri nelle principali città ucraine orientale di Kharkiv e Donetsk.
Il vice sindaco di Kharkiv comunica  che 97 persone sono rimaste ferite negli scontri tra i sostenitori del nuovo governo a Kiev e i manifestanti pro-russi.

16. La mossa decisiva arriva da Putin dopo due giorni durante i quali le motivazioni del Cremlino erano poco chiare.
 Uomini armati hanno sequestrato il parlamento di Crimea il Giovedi e gli aeroporti della penisola il Venerdì, ma Putin ha affermato erano membri che si sono organizzati localmente "squadre di autodifesa", piuttosto che le truppe russe.
 Fino al Venerdì, la Farnesina stava insistendo che non erano in corso movimenti di truppe  irregolari, nonostante i rapporti di migliaia di militari russi che sbarcano in Crimea.

17. Putin non ha parlato direttamente sulla questione Ucraina tutta la settimana.

18. L'Ucraina aveva già accusato la Russia di una "invasione militare e l'occupazione" della Crimea, che ora potrebbe diventare ufficiale. 

19. Nella notte di Venerdì, Obama comunica che La dichiarazione di intervento in Ucraina è stata condannata da molti negli Stati Uniti per l'esiguità di minacce concrete, ma un senatore nel Consiglio della Federazione russa  ha detto che Obama "ha attraversato una linea rossa" e "insultato il popolo russo". L'organo parlamentare ha detto che avrebbe preparato una nota a Putin chiedendoche l'ambasciatore russo negli Stati Uniti sia ritirato.

20. Ryzhkov ha definito una "peste bruna" quella cheaveva preso Kiev, e gran parte della retorica russa si è basata sulla protezione russa da un supposto tentativo di pulizia etnica. Si è parlato infatti, anche di "prevenzione del genocidio" nel dibattito Consiglio della Federazione.

21. Il nuovo governo ucraino non comprende gruppi di estrema destra, e ha ripristinato la  disposizioni annullata per le regioni con grandi popolazioni di lingua russa per usare il russo come seconda lingua ufficiale.

22. Tuttavia, segni reali di violenza sono stati limitati.
 Il ministero degli Esteri russo ha affermato il Sabato che uomini armati "di Kiev" avevano cercato di prendere il palazzo del governo nella capitale Crimea,di Simferopol, ma era stato respinto dalle unità di autodifesa, che hanno fatto vittime. sul terreno, però, nessuno poteva finora offrire alcuna prova di un tale attacco.

23. Yanukovich, che fuggì dopo aver firmato un accordo di compromesso con i leader dell'opposizione, in presenza di tre ministri degli Esteri Ue, venerdì ha tenuto una conferenza stampa nella città russa meridionale di Rostov nella quale sosteneva che era ancora il legittimo presidente, ha definito nuovi nazisti gli uomini che erano al governo al suo posto

24.  La Russia ha fatto saltare l'UE per non aver mantenuto l'opposizione alla sua parte del contratto e dice che considera ancora il legittimo presidente Yanukovych.
Il volo di Yanukovych da Kiev è stato il culmine di tre mesi di protesta, per finire con 82 persone uccise in scontri con la polizia antisommossa. 

25. Il nuovo governo dell'Ucraina ha sciolto la polizia antisommossa Berkut coinvolti negli scontri con i manifestanti, mentre la Russia ha annunciato che darà loro passaporti russi. 

26. In Crimea il Sabato, ci sono stati più manifestazioni pro-Russia, e la regione già pare sia sotto il controllo delle truppe russe e le milizie filo-russi, che stavano pattugliando per gli aeroporti, i parlamenti e le strade dentro e fuori della regione.

27. Domenica la russia di Putin marcia per le strade di Mosca e San Pietroburgo in difesa dei russofoni residenti in Ucraina.


Ricerca nel web
Fonti: adnkronos, euronews, heguardian

venerdì 28 febbraio 2014

intervista a sora lella

newsgossip le interviste impossibili di ariadipoesia

 
  • Nome:Sora Lella
  •  Professione:  Cuoca, attrice, sorella d'arte.  
  • Come mai ti conosciamo tutti con il nomignolo di Sora Lella?:    Sarà perché so sorella de Aldo che  è nato prima de me è annato a fa il cabaret , la rivista e poi portava tutti a magnà alla trattoria a gratisse, perchè erano squattrinati 
  • Cosa è l'arte per te e come si manifesta attraverso te: L'arte è quanno che per esempio i fagioli borbottano sopra ar foco e stai già a immaginatte de magnalli con la cotica, de inzuppartece dentro er pane e ne senti pure il sapore, mastichi pure, ma nun hai ancora magnato nulla; ecco nun so se me so spiegata,  l'arte è insomma na cosa che c'è, che te piace, che te ce avvicini ma che nun se acchiappa mai.
  •  Quale evento della tua vita ti ha avvicinato all'arte e perché  ne sei diventata strumento attivo?
    Non so se è arte quello che ho fatto nela vita mia, diciamo che ho fatto un poco di film ma non ero n'attrice come se dice  de studi,  ero naturale non era na cosa preparata.                
    SoraLè! me diceva er regista,  tu risponni come te la senti, nun te devi da preoccupà, perché  ce servi naturale.                                                                                                Naturale, vor di che l'arte mia è la stessa vita che ho vissuto, tra le zuppe de fagioli, la coda a vaccinara, le pappardelle,  gli strozzapreti e a pasta cacio e pepe.                                       Poi ho mollato tutto. A trattoria l’ho data a mio figlio Aldo  e me so spostata a cinecittà, dove ho recitato con Totò, mitico! ammazzate e quante risate che me so fatta co lui e puro co Albertone.                                                                                                                                                       Dopo, Carlo Verdone mi ha voluto con lui a fa i film sugli spaccati de vita romana, dove che recitavo me stessa più o meno come sono naturale a casa mia co' i miei parenti.                 Mica cose da gnente ho fatto, pensa che  mi hanno pure dato due premi, prima il David di Donatello  e poi il Nastro d'argento, forse per coprillo  che era ignudo.
  • Quale personaggio famoso del passato e del presente saresti voluta essere e perchè?.
    Me sarebbe piaciuta da esse la regina Margherita, almeno me dedicavano na pizza
  •  Un ricordo felice dell'infanzia ed uno meno felice
    Un ricordo felice so le belle tavolate de famija.
    Un ricordo triste è che nun ce stava nulla da magnà
  • E...cosa ti hanno insegnato entrambi?Fijo mio bello, che me dovevano da insegnà, non vedi come so cicciona? M'hanno insegnato che quando ce l'hai da magnà, magna, che la carestia nun manca mai.
  •  A  quale animale,colore,sensazione e stato emotivo t'identifichi nella vita di tutti i giorni?
    Certe vorte me sento un pachiderma,  altre volte na libellula. dipende da quanno affanno c'ho e dai reumatismi ;  ammazza sti reumatismi,  m'hanno tenuta spesso lontana da quello che me piaceva fare,  per esempio camminare pe Roma da campo de fiori fino a fontana Trevi.
  • Quale opera artistica avresti voluto comporre e perché?Se avessi potuto comporre qualcosa di musicale avrei composto il paese dei campanelli perché  quella è l'idea dell’ isola felice.(escluso le corna)
    Se avessi dovuto comporre poesie avrei composto poesie in romanesco come Trilussa gliela avrei cantate a sti quattro briganti.
  •  Il sogno ed incubo ricorrenti. Vedè Roma finalmente come era na vorta, senza traffico e senza tutta stà fretta. Se core, se core ma n’dò vai!
  •  Il fine della tua arteDimostrare che le cose genuine son sempre le migliori. Con i miei libri di cucina  un pochino l'ho fatto.
  •  Quando ti guardi allo specchio cosa vediRoma
  •  Cosa rende un artista un genio e viceversa?Er cervello, a fantasia, l'impegno, tanto tanto impegno.
  • Se vincessi una grossa somma come la impiegheresti per te stessa e per il sociale? Farei prima di tutto bonificare il Tevere, poi se rimanessero soldi a sufficienza, comprerei campo dei fiori e ce farei un monumento a Roma mia.
  • La tua massima o proverbio preferito.Chi pecora se fa il lupo se lo magna
  •  Cosa t'inibisce e cosa ti disinibisceMi inibiscano le lusinghe, mi ...disincoso..  ‘nzomma me rilassa leggere sui visi un sorriso sincero.
  • Quale domanda avresti voluto sentirti chiedere e perché ?La domanda che nun mi ha fatto mai nessuno, per pudore forse, è se sono stata felice nella mia vita.                                                                                                                                                Forse hanno dato tutti per scontato che lo fossi o magari erano certi  che non lo fossi,  ma nessuno me lo ha mai chiesto.

Antonio Clemente.. alias il Principedellarisata


1) Nome di nascita:Antonio Clemente

2) nome in itinere :Antonio Griffo Focas Flavio Angelo, Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, Altezza Imperiale, Conte Palatino, Cavaliere del Sacro Romano Impero, esarca di Ravenna, duca di Macedonia e Illiria, principe di Costantinopoli, di Cicilia, di Tessaglia, di Ponto, di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, conte di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e di Duraz.


2) Professione: Principe della risata


3) Come mai ti conosciamo tutti con il nomignolo di Totò?

perdicibacco non mi dica... ma davvero! pensa un pochettino ma che si inventano oggidì... Dunque lei ha detto Totò, così, sic simpliciter, come per dire che tutto il mio nome altisonante Antonio Griffo Focas Flavio Angelo, Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, ecc ecc ecc viene ridotto ai minimi termini... Totò... ma pensa un poco la gente come ama risparmiare!
4) ci spieghi quest'arcano dove è finito via facendo quell'Antonio Clemente della nascita

Quando nacqui fui iscritto all'anagrafe come Antonio Clemente, con il cognome della mamma.

Quando passai nell'aldiquà, nell'Elenco storico della nobiltà italiana, risultavo iscritto come: "Focas Flavio Angelo, Ducas Comneno de Curtis di Bisanzio Gagliardi Antonio Giuseppe di Luigi Napoli, Principe Conte Palatino, Cavaliere del Sacro Romano Impero. Nobile Altezza Reale…".

Alla faccia del bicarbonato di sodio, non le pare?

5)Ma come fu possibile una simile trasformazione, da figlio di padre ignoto ad erede al trono di Bisanzio?


Dunque, le cose erano andate così: Anna Clemente, (mammà) di famiglia povera, s'innamora del marchesino Giuseppe de Curtis, spiantatissimo rampollo di un'antica casata decaduta.

Dopo qualche amoreggiamento di nascosto, fra i due avviene "o fatto". Mammà rimane incinta mentre il marchesino, mio padre, terrorizzato dalla proibizione del genitore, non si assunse l'onere della paternità.

Così mammà aiutata da sua madre e dai fratelli, mi cresce come può, sognando per me, che ero un ragazzino a modo, un avvenire come ufficiale di marina.
All'età di 30 anni, quando già ero già affermatissimo attore, quando aveva già avuto tutto dalla vita - fama, denaro e donne - ebbi la gioia di essere riconosciuto da mio padre.

Fu così che lasciai il cognome della mamma e diventai il marchese Antonio de Curtis. Ma la nobiltà italiana si "ribellò" e fecero a gara per adottarmi.

4) Cosa è l'arte per te e come si manifesta attraverso te
perdindirindina, questa è una domanda a trabocchetto, mi vuoi fare il trabocchetto con l'arte dunque vediamo l'arte per me è...il ricamo dell'intelligenza umana sulla stupidità. attraverso di me si è manifestata ... posso dirlo? ma mi faccia il piacere!

5) Quale evento della tua vita ti ha avvicinato all'arte e perchè ne sei diventato strumento attivo.

In un ristorante a Roma, nel 1937, in un tavolo vicino al mio una coppia mi osservava con ostentata insistenza e ridevano e sembrava chemi facessero il verso, si insomma facevano le tipiche mosse da marionetta.
La cosa mi irritava tanto che a un certo punto decisi di alzarmi per dirgliene quattro a modo mio... poi siccome l'uomo era un armadio desistetti. Scoprii dopo che i 2 che mi guardavano erano Leda Gys, gran diva del cinema muto, e il marito, Gustavo Lombardo.
Non stanno affatto prendendomi in giro ma discutevano del mio modo di fare spettacolo. Non era una discussione accademica, ma era già un progetto perché lombardo che in quel momento ha una solida posizione come distributore e produttore (all'epoca era il padrone della Titanus!!!!) e vuole espandersi ancora. I due concordano che sarebbe una mossa azzeccata farmi conoscere al grande pubblico delle sale cinematografiche. Pochi mesi dopo è cosa fatta: Totò debutta sullo schermo in quell' anno epocale per il cinema italiano.Infatti il 28/04/37 è stata inaugurata Cinecittà..”
Sono diventato così un impiegato della risata.
Ho interpretato, quasi sempre come protagonista e raramente come "partecipazione straordinaria", 97 film se si calcola anche la "comparsata" in Il giorno più corto. In nove film (Questa è la vita, Tempi nostri, L'oro di Napoli, La cambiale, Le motorizzate, Gli onorevoli, Le belle famiglie, Gli amanti latini, Le streghe) Totò ha partecipato soltanto a un episodio. In un film (Capriccio all'italiana) ho partecipato a due episodi Il primo film è Fermo con le mani di Gero Zambuto, l'ultimo è Capriccio all'italiana del 1967 - uscito nel 1968, dopo la morte di Antonio De Curtis ecc ecc, avvenuta il 15 aprile del 1967 - nel quale interpretavo due episodi: Il mostro della domenica di Steno e Cosa sono le nuvole di Pier Paolo Pasolini. Del primo decennio i film sono soltanto cinque, mentre gli altri 92 sono stati girati tra il 1947 e il 1967, a una media di quasi cinque film all'anno.


6) Quale personaggio famoso(inerente all'arte)del passato e del presente saresti voluto essere e perché.

Potrei dire Michelangelo. Leonardo, La monnalisa, ma direi menzogne, avrei voluto essere Totò e lo sono stato.

7) se potessi riassumere la vita odierna come la riassumeresti?


Credo di averlo fatto con le mie poesie, te ne leggo una che è poco conosciuta ma risponde alla domanda che hai fatto.

Nun songo nu grand'ommo
nun songo nu scienziato.
'A scola nun sò gghiuto
nisciuno m'ha mannato.
S' i' songo intelliggente?
e m' 'o spiate a mme?
I' songo nato a Napule,
che ne pozzo sapè?!
Appartengo alla massa...
a chella folla 'e ggente
ca nun capisce proprio 'o riesto 'e niente.

Però ve pozzo dicere na cosa:
campanno notte e ghiuomo a stu paese
pur i' me sò 'mparato quacche cosa,
quaccosa ca se chiamma umanità.
Senza sapè nè leggere e nè scrivere,
da onesto cittadino anarfabbeta,
ve pozzo parlà 'ncopp' a n' argomento
ca certamente ve pò interessà: chi è ll'ommo.

Ll'ommo è nu pupazzo 'e carne cu sango e cu cervello
ca primma 'e venì al mondo (cioè 'ncopp' a sta terra)
madre natura, ca è sempre priviggente, l'ha miso 'nfunno 'a ll'anema,
cusuto dint'o core, na vurzella cu dinto tante e tante pupazzielle
che saccio: 'o mariuncello, na strega 'e Beneviento,
nu scienziatiello atomico cu a faccia indisponente,
nu bello Capo 'e Stato vestuto 'a Pulcinella;
curtielle, accette, strummolo e quacche sciabbulella.

Penzanno ca 'o pupazzo
nu juomo se fa ommo,
si se vò divertì,
chesto 'o ppò fà. E comme?
Sceglienno 'a dint' 'o mazzo
ca tene dint' 'a vurzella,
chello ca cchiù lle piace
fra tutte 'e pazzielle.
Si po' sentite 'e dicere:
"'0 tale hanno arrestato!
Era uno senza scrupolo:
pazziava al peculato.


E trene nun camminano? 'A posta s'he fermata?".
Chi tene 'mmano 'o strummolo, pazzianno s'he spassato.
'0 scienziatiello atomico ch' 'a bomba 'a tena stretta
"Madonna! - tremma 'o popolo- E si mo chisto 'a jetta?".
Guardate che disgrazia si 'a sciabbulella afferra
nu capo ca è lunatico: te fa scuppià na guerra.
Senza penzà ca 'o popolo: mamme, mugliere e figlie,
chiagneno a tante 'e lacreme.

Distrutte sò 'e famiglie!
A sti pupazze 'e carne affocaggente
l'avessame educà cu 'o manganiello,
oppure, la natura priviggente,
avess' 'a fa turnà nu Masaniello.
Ma 'e ccose no... nun cagnano
e v' 'o dich'i' 'o pecchè:
nuie simme tanta pecure...
facimmo sempe "mbee". 



....

domenica 26 gennaio 2014

renga della memoria




Filo spinato
riporta giorni cupi
rose recise

Ombra nel ghetto 
piange Iesse i virgulti
vigna distrutta

Chicchi di grano
Falciati immaturi
Aquila pazza.

.

sabato 25 gennaio 2014

le fate bacchettone

Le fate bacchettone 
han trovato un pentolone 
tutto nero e ammaccato 
una si chiese, ma chi lo ha lasciato? 

Lo ha lasciato la strega cattiva 
perché la sua gatta per poco moriva 
dovette portarla in ospedale 
che era ingrassata come un maiale 

Era la pentola delle misture 
dove bollivano le erbe mature 
piena di croste di pipistrello 
e giù nel fondo il libro monello 

Non si accorsero le bacchettone 
che era il libro del mago burlone 
prepararono tutte quelle ricette 
e diventarono belle tondette. 

-

domenica 19 gennaio 2014

Diritto a lavoro usurante.

Mi domando come è mai possibile che ci sia tutta questa recrudescenza contro le donne lavoratrici, la costituzione all'articolo Art. 3 recita

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

 Mi chiedo e vi chiedo, c'è una giustizia sociale ad intendere equiparata l'uscita dal mondo del lavoro delle donne senza considerare e distinguere il lavoro usurante delle lavoratrici madri che si barcamenano una vita intera tra lavoro istituzionale e lavoro casalingo?

Non sarebbe giusto equiparare a quest'ultime, gli stessi diritti applicati a chi svolge lavoro usurante e dargli modo prima di morire, di riposarsi almeno un poco nella loro vita, spesa a contribuire, oltre al lavoro anche alla conservazione e tutela della cellula fondamentale dello Stato?

Cosa è definito per legge lavoro usurante?
ecco la risposta e credo che le lavoratrici madri ci siano pienamente dentro.

- I lavori usuranti sono quelli per cui è richiesto un impegno psico-fisico particolarmente intenso e continuativo, condizionato da fattori che non possono essere prevenuti da misure idonee. I soggetti che svolgono tali tipi di lavori hanno diritto al pensionamento anticipato (2 mesi per ogni anno di occupazione per un massimo di 5 anni).


http://www.ilmattino.it/economia/pensioni_previdenza_donne_uscita_57_anni_riforma_fornero/notizie/460594.shtml?fb_action_ids=10152184781864777&fb_action_types=og.likes&fb_source=aggregation&fb_aggregation_id=288381481237582

Il Salottino di Penna Insolente



il gruppo che frequento su Facebook.it

da collezione invernale tanka



cumulonembi
 orgasmo tempestoso
il cielo tuona

stringimi forte al cuore
domani avremo sole