venerdì 28 febbraio 2014

intervista a sora lella

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  • Nome:Sora Lella
  •  Professione:  Cuoca, attrice, sorella d'arte.  
  • Come mai ti conosciamo tutti con il nomignolo di Sora Lella?:    Sarà perché so sorella de Aldo che  è nato prima de me è annato a fa il cabaret , la rivista e poi portava tutti a magnà alla trattoria a gratisse, perchè erano squattrinati 
  • Cosa è l'arte per te e come si manifesta attraverso te: L'arte è quanno che per esempio i fagioli borbottano sopra ar foco e stai già a immaginatte de magnalli con la cotica, de inzuppartece dentro er pane e ne senti pure il sapore, mastichi pure, ma nun hai ancora magnato nulla; ecco nun so se me so spiegata,  l'arte è insomma na cosa che c'è, che te piace, che te ce avvicini ma che nun se acchiappa mai.
  •  Quale evento della tua vita ti ha avvicinato all'arte e perché  ne sei diventata strumento attivo?
    Non so se è arte quello che ho fatto nela vita mia, diciamo che ho fatto un poco di film ma non ero n'attrice come se dice  de studi,  ero naturale non era na cosa preparata.                
    SoraLè! me diceva er regista,  tu risponni come te la senti, nun te devi da preoccupà, perché  ce servi naturale.                                                                                                Naturale, vor di che l'arte mia è la stessa vita che ho vissuto, tra le zuppe de fagioli, la coda a vaccinara, le pappardelle,  gli strozzapreti e a pasta cacio e pepe.                                       Poi ho mollato tutto. A trattoria l’ho data a mio figlio Aldo  e me so spostata a cinecittà, dove ho recitato con Totò, mitico! ammazzate e quante risate che me so fatta co lui e puro co Albertone.                                                                                                                                                       Dopo, Carlo Verdone mi ha voluto con lui a fa i film sugli spaccati de vita romana, dove che recitavo me stessa più o meno come sono naturale a casa mia co' i miei parenti.                 Mica cose da gnente ho fatto, pensa che  mi hanno pure dato due premi, prima il David di Donatello  e poi il Nastro d'argento, forse per coprillo  che era ignudo.
  • Quale personaggio famoso del passato e del presente saresti voluta essere e perchè?.
    Me sarebbe piaciuta da esse la regina Margherita, almeno me dedicavano na pizza
  •  Un ricordo felice dell'infanzia ed uno meno felice
    Un ricordo felice so le belle tavolate de famija.
    Un ricordo triste è che nun ce stava nulla da magnà
  • E...cosa ti hanno insegnato entrambi?Fijo mio bello, che me dovevano da insegnà, non vedi come so cicciona? M'hanno insegnato che quando ce l'hai da magnà, magna, che la carestia nun manca mai.
  •  A  quale animale,colore,sensazione e stato emotivo t'identifichi nella vita di tutti i giorni?
    Certe vorte me sento un pachiderma,  altre volte na libellula. dipende da quanno affanno c'ho e dai reumatismi ;  ammazza sti reumatismi,  m'hanno tenuta spesso lontana da quello che me piaceva fare,  per esempio camminare pe Roma da campo de fiori fino a fontana Trevi.
  • Quale opera artistica avresti voluto comporre e perché?Se avessi potuto comporre qualcosa di musicale avrei composto il paese dei campanelli perché  quella è l'idea dell’ isola felice.(escluso le corna)
    Se avessi dovuto comporre poesie avrei composto poesie in romanesco come Trilussa gliela avrei cantate a sti quattro briganti.
  •  Il sogno ed incubo ricorrenti. Vedè Roma finalmente come era na vorta, senza traffico e senza tutta stà fretta. Se core, se core ma n’dò vai!
  •  Il fine della tua arteDimostrare che le cose genuine son sempre le migliori. Con i miei libri di cucina  un pochino l'ho fatto.
  •  Quando ti guardi allo specchio cosa vediRoma
  •  Cosa rende un artista un genio e viceversa?Er cervello, a fantasia, l'impegno, tanto tanto impegno.
  • Se vincessi una grossa somma come la impiegheresti per te stessa e per il sociale? Farei prima di tutto bonificare il Tevere, poi se rimanessero soldi a sufficienza, comprerei campo dei fiori e ce farei un monumento a Roma mia.
  • La tua massima o proverbio preferito.Chi pecora se fa il lupo se lo magna
  •  Cosa t'inibisce e cosa ti disinibisceMi inibiscano le lusinghe, mi ...disincoso..  ‘nzomma me rilassa leggere sui visi un sorriso sincero.
  • Quale domanda avresti voluto sentirti chiedere e perché ?La domanda che nun mi ha fatto mai nessuno, per pudore forse, è se sono stata felice nella mia vita.                                                                                                                                                Forse hanno dato tutti per scontato che lo fossi o magari erano certi  che non lo fossi,  ma nessuno me lo ha mai chiesto.

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