domenica 19 gennaio 2014

Diritto a lavoro usurante.

Mi domando come è mai possibile che ci sia tutta questa recrudescenza contro le donne lavoratrici, la costituzione all'articolo Art. 3 recita

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

 Mi chiedo e vi chiedo, c'è una giustizia sociale ad intendere equiparata l'uscita dal mondo del lavoro delle donne senza considerare e distinguere il lavoro usurante delle lavoratrici madri che si barcamenano una vita intera tra lavoro istituzionale e lavoro casalingo?

Non sarebbe giusto equiparare a quest'ultime, gli stessi diritti applicati a chi svolge lavoro usurante e dargli modo prima di morire, di riposarsi almeno un poco nella loro vita, spesa a contribuire, oltre al lavoro anche alla conservazione e tutela della cellula fondamentale dello Stato?

Cosa è definito per legge lavoro usurante?
ecco la risposta e credo che le lavoratrici madri ci siano pienamente dentro.

- I lavori usuranti sono quelli per cui è richiesto un impegno psico-fisico particolarmente intenso e continuativo, condizionato da fattori che non possono essere prevenuti da misure idonee. I soggetti che svolgono tali tipi di lavori hanno diritto al pensionamento anticipato (2 mesi per ogni anno di occupazione per un massimo di 5 anni).


http://www.ilmattino.it/economia/pensioni_previdenza_donne_uscita_57_anni_riforma_fornero/notizie/460594.shtml?fb_action_ids=10152184781864777&fb_action_types=og.likes&fb_source=aggregation&fb_aggregation_id=288381481237582

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