domenica 2 agosto 2015

strage di Bologna: memoria di irragionevole follia



Bologna, 2 agosto 1980
Sbigottiti e tremanti cercavamo notizie rassicuranti, le Prefetture erano intasate, da tutt' Italia si cercavano notizie, d'altra parte Bologna è il crocevia per i militari in licenza a quel tempo, era nell'epoca dei telefoni a gettone, era pressoché impossibile rimanere in contatto con i familiari in viaggio.
Rassicurazioni, chetare l'ansia che sopravanzava su ogni altra preoccupazione  del vivere quotidiano, si cambiavano quei cinque sei canali che a tratti davano notizie frammentarie, come in un raptus ossessivo incollati alle immagini riproposte  dalla TV, continuavamo a disperarci per chi non conoscevamo ma erano "noi".
Nulla poteva farlo,nessuna rassicurazione leniva il dolore dell'anima perché malgrado ogni sforzo di cristiana pietà, le immagini ci mostravano distruzione, macerie,  corpi esanimi accantonati e uomini e donne che cercavano di soccorrere e ricomporre  i pezzi di corpi sparsi ovunque.
Di rassicurante c'era solo sapere che alcuni erano ancora vivi malgrado le ferite
Oggi 2 agosto, facciamo memoria di vite spezzate anzitempo ma malgrado le sentenze ignoriamo le ragioni  della follia crudele che ci impietrì.

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