domenica 3 novembre 2013

sabato 2 novembre 2013

Politica e politica

Ho conosciuto un' uomo che ha creduto nella Politica, che mi ha insegnato ad amarla e rispettarla come l'unico mezzo umano per l'edificazione della società, che mi ha fatto comprendere che era in sintonia con il creato se chi ci si dedicava era votato a rispettare e ad amare la terra che ci ospita come madre.
Quell'uomo sempre mi diceva che la famiglia è la cellula di ogni Stato e che non importava se eravamo in un rione abbandonato in una città indifferente di una regione scombinata, perché una buona  politica quelle cose le avrebbe  risanate.
Mi diceva per darmi il senso della sua visione, "siamo una piccola Nazione che per fortuna è  parte di uno Stato appena più esteso che si chiama Europa, che è nata per insegnare al mondo la cooperazione, la solidarietà e la concordia tra Stati e le Culture diverse, per invitare il globo intero a fare altrettanto".

Non era un sognatore, mai lo è stato, ha vissuto la sua vita con la coerenza di chi umilmente si metteva a servizio senza trarne alcun profitto.

Ho conosciuto quest'uomo speciale che  vomita, nel sentire gli strilloni della politica in televisione, che si vergogna di aver visto nascere e crescere a dismisura emeriti imbecilli, falsi profeti, mercenari al soldo delle mafie.

L'ho conosciuto e lo conosco quest'uomo che tirando in la i suoi anni si meraviglia ancora dell'umana tracotanza,

So che erano vere quelle sue ragioni, che lo hanno disilluso, per questo amo la politica e ripudio questi usurpatori del buonsenso e delle negate mediazioni.

E se le sue ragioni sono appena bastate a darmi il senso vero del compito della Politica e dell'impegno per lo Stato, so che mio padre non si è speso invano.





briciole di te



.:.

 Briciole di tempo

disegnano dune

nelle clessidre mute

 immersa nel silenzio

 ricerco onde di sereno 

in punta di dita

intono il ritmo

di una ninna nanna

che commuova  il cielo

a ridonarmi

il profumo di te.

.:.

L'ora del trapasso.

.:.


E' l' ora della risalita

nell'ade non c'è dolore

silenzio composto e attesa

atmosfera calma che rasserena

luce soffusa a meditare ancora

sugli ultimi sguardi a questo tempo arreso

si è socchiusa alle mie spalle la porta d'oriente

nel mio occidente conquisterò l'aurora

dei giorni senza te

che pure mi cammini accanto.

.:.

,:.

Al fin si arrese

la quercia di riferimento

la terra fertile che mi generò

una liturgia delle ore

passate nelle attese

sui grani di rosario

senza  pretese

Madre Ammirabile

ti conduca in Cieli Nuovi

e al Trono dell'Altissimo

sorridendo ti presenti.

.:.

Se potessi



.:.

Se potessi
dilatare 
i miei orizzonti
per espandermi
oltre le galassie dei miei egoismi
nei cieli dell'amore universale
mi ritroveresti
genuflessa
al cospetto dell'Essenza
a chiedere di te.

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mamma!

.:.

La mia radice
si è strappata di colpo
dolore immenso.

,:.

Cinereo giorno maledetto

-Cinereo giorno maledetto! -

Rendi l'universo uggioso
e l'anima stracolmi 
impietoso
d'amaro fiele
e stille di dolore .

-Urlo misericordia al Dio d'amore -

Che fredda
come pietra
giaci 
esanime 
stanca del soffrire.

-Inutile il vestire mio  di sacco-


Solitario sconforto
si spegne quel sorriso 
che ricamò solchi profondi
sul tuo viso

 -  Troncata della  mia radice -


Resta il timido
muto bacio 
di un tramonto 
anticipato
da eclissi  di vita

 -Sono foglia al vento -

.:.

in ricordo delle mia maestra Romilda Bartolino


Mi portasti per mano nel mondo incantato dei segni sui fogli
complice nel gioco del segno ricamato e risate a crepapelle
nello scoprire che avevano anche un suono e nell'incerto incedere
di una classe di monelli le "scelle" diventarono ali,  i "muti" imbuti

In quanti modi si poteva dir la stessa cosa, era una prova che mi affascinava

Con la pazienza di una madre e l'autorevolezza di un padre
con te scoprimmo che la storia era la vita di chi ci precedeva
e tra i popoli più strani, scoprimmo fratellanza,
 nessun straniero abita il mondo che Dio creò senza frontiere

così ci sembrò meno lontana perfino la città, quella dei ricchi
che non inizia dopo il Sabato quello stesso che l'affoga
e in quel luogo senza Stato, tu l'ultima sentinella malpagata
ci insegnasti che solo la cultura ci rende migliori tra gli eguali.



aforisma 2 novembre

Cos'è la morte corporale se non il viaggio dell'anima verso la Patria nel Mondo Perfetto

 dove nulla è corruttibile?