domenica 11 giugno 2000

Marco Casini da Livorno

Si legge tutto d'un fiato, sembra di vederlo mentre raccoglie dall'universo i suoni prodotti dalle parole dispersi nell'aria e come un cerusico di fama mondiale ricucirle una per una legandole con maglie di preziosa seta a formare broccati preziosi su fogli pergamenati. Il sapore, il suono che danno le sue composizioni poetiche, restano fissi nell'anima per lunghi attimi come se aspettassero il tempo della maturazione per esplodere in un immagine nitida tra l'aria rarefatta dello scontato e dell'obsoleto.

Mai scarno di idee, impreziosisce con dettagli illustrati le sue composizioni, come a voler introdurre il lettore in un' atmosfera nuova sempre diversa ad ogni suo componimento. Marco Casini, un nome che a molti dice poco perché conosciuto soprattutto nelle reti web, dove è usanza vestirsi di username, ma che la moltitudine apprezza da tempo attribuendo negli spazi che sapientemente ha saputo costruire un largo consenso di lettori che con interesse lo seguono. Marco Casini, di cui mi onoro di aver letto gran parte delle sue composizioni poetiche, è il poeta che tutti vorremmo incontrare almeno una volta nella vita, per attingere alla sua sorgente e sfiorare almeno per un attimo le vesti della sua musa nella speranza di un contagio. La sua disponibilità a raccogliere le parole per farne poesia, è pari alla sua disponibilità nel donarsi senza posa a tutti, uomo dalle mille risorse e dalle mille sfaccettature ha uno stile nuovo in un mondo che non vuole più vecchie scartoffie.

(Angela De Blasio)

 Marco Casini.


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